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Affido super esclusivo dei minori al padre quando la madre si dimostra inadeguata



I giudici accertavano un clima di grave conflittualità familiare vissuto negativamente dai minori, connotato da emozioni prevalentemente negative (rabbia, criticismo, sfiducia, paura) ricondotte dagli stessi al comportamento materno. Tale clima aveva portato i figli ad un progressivo allontanamento dalla figura materna ed al rifiuto ad incontrarla, senza che la madre avesse mostrato di avere acquisito consapevolezza dei propri errori. La stessa pertanto non appariva in grado di svolgere alcuna funzione educativa nei confronti dei figli minori, ponendo così in atto nei loro confronti una condotta pregiudizievole.


Il comportamento materno denotava incapacità a sintonizzarsi con i figli, a comprendere i loro bisogni oltre che a comprendere i propri errori. Contribuiva altresì alla cronicizzazione del conflitto genitoriale, nell'ambito del quale i figli avevano individuato il padre come parte debole, propendendo a prendere la sue parti senza che fosse emerso un condizionamento paterno.



Tali elementi determinavano non già la revoca della responsabilità genitoriale in capo alla madre bensì la decisione dell'"affido super esclusivo" dei ragazzi al padre che, pur non privando la madre della responsabilità genitoriale, conferiva all'altro genitore affidatario la possibilità di assumere da solo tutte le decisioni per i minori, anche in ordine alle questioni di maggiore importanza.


avv. Angelo Coccìa

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