Il Motu proprio di Papa Francesco Mitis Iudex promulgato nel 2015 stabilisce nelle sue Regole procedurali, all'art. 14, che la "brevità della vita coniugale" é una circostanza che può consentire la trattazione del processus brevior.
Tale circostanza non è un nuovo capo di nullità, ma un elemento che può deporre a favore di una nullitá matrimoniale canonica. La brevità della vita coniugale deve poi trovare la sua ragione d'essere ad esempio in un'incapacità per difetto di discrezione di giudizio o per cause di natura psichica a norma del can. 1095 n. 2 e 3 del codice di diritto canonico.
Se i coniugi sono concordi nel procedimento di nullità, e la nullità é evidente, é possibile richiedere un processo di durata ridotta. La sentenza del processo breviore è comunque idonea ad essere poi delibata dalla Corte d'Appello italiana competente.
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